La mia intervista della settimana: Cristiana Gemignani, Titolare, HOTEL GIULIA – Viareggio

Cristiana Gemignani
Titolare, HOTEL GIULIA – Viareggio
La tua crociera in Versilia sulla terra ferma
A cura di Silvia Frisone

Ci descriva chi è oggi Cristiana Gemignani e che percorso ha fatto per arrivare a essere quello che è oggi

Sono nata nella mia Azienda, nel senso letterale del termine: quando i miei genitori ci lavoravano erano già nati i miei due fratelli ed io ero in pancia! Come succedeva nelle famiglie a quei tempi i figli dovevano collaborare, indipendentemente dal lavoro che avrebbero svolto “da grandi” e così ho avuto la fortuna di conoscere tutte le mansioni di quello che poi è diventato il mio lavoro. No, non pensavo di rimanerci “agganciata”: la mia passione per il teatro pensavo mi avrebbe portato altrove, ma nella mia vita è evidente che dovevo vivere la teatralità nell’hotellerie. Divertente, no?

Rifarebbe tutto quello che ha fatto fino ad oggi?

Rifarei quello che ho fatto ma, con il senno di poi, avrei iniziato a studiare i meccanismi tecnici del mio lavoro molto prima. Anche se lavorare sotto i genitori mi ha portato ad adeguarmi per molti anni ad un ruolo secondario nelle grandi decisioni. Mio padre è sempre stato una figura forte e importante e chi lavora in famiglia sa di cosa parlo…

Cosa nel suo modo di lavorare e di porsi, ha fatto la differenza secondo lei?

La differenza nel mio modo di lavorare l’ha fatta il mio modo di essere, la cultura dell’integrazione tra il mio modo di vedere e quello di mio figlio e di altri collaboratori, la mia passione per la cura dei rapporti umani e nel credere in un’azienda dove è possibile lavorare in serenità.

Quanto ha contato l’immagine, l’etichetta e il modo di porsi nella sua carriera e nei rapporti di lavoro?

Con una madre naturalmente elegante ed in seguito lo studio dell’immagine, la mia consapevolezza sull’etichetta si è notevolmente rafforzata. E comunque, già nella notte dei tempi, la frase che mi sentivo dire da mio padre, maniaco nella cura dei dettagli, era: “Ricordati bimba, che la forma è sostanza”. Come dargli torto?

Secondo lei, con un’immagine diversa avrebbe ottenuto gli stessi risultati?

L’immagine è tutto. Impossibile pensare il contrario, perché attraverso l’immagine si comunica anche e soprattutto ciò che sta dietro di essa. Chi crede che un bell’abito sia fine a se stesso non ha compreso quel concetto di forma- sostanza che ho imparato nella mia famiglia.

Consiglierebbe a suo figlio/figlia di curare l’immagine e l’etichetta nel lavoro? Se si, a che posto lo mette nella sua scala di priorità?

Ho solo un figlio, maschio, che lavora con me e che ha ereditato il carattere del nonno materno. Che dire? E’ lui che mi critica se a volte non sono perfettamente in linea con l’etichetta dell’hotel.
Inutile scappare! Sono inguaiata fino al collo.